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Esofagoscopia rigida

Molte persone sono rimaste incuriosite dopo le notizie riportate sui giornali in merito ad un curioso corpo estraneo finito accidentalmente nell’esofago di un giovane turista brasiliano.Si trattava della molla che allarga gli apparecchi ortodontici necessari alla dilatazione del palato.

La molla a forma di V si era incastrata a meta’ strada nell’esofago e si era piantata nella parete del viscere

Molti hanno chiesto informazioni e , trattandosi di un caso particolarmente raro e complesso cercherò di illustrare con le immagini il quadro patologico incontrato.

La tecnica usata si chiama ESOFAGOSCOPIA RIGIDA: il paziente viene completamente paralizzato con dei farmaci a base di curaro al fine di rilassare tutta la muscolatura .

In questo modo e’ possibile inserire dalla bocca un tubo rigido.

L’esofagoscopia rigida e’ una tecnica attualmente desueta e sostituita dalla esofagoscopia con tubi flessibili che in questo caso non erano utilizzabili dato che la molla si era impigliata con le estremità alla parete dell’esofago

Il tubo rigido (ESOFAGOSCOPIO) consente il passaggio di una micro-pinza e di una micro telecamera.

Con la pinza e’ stato possibile sganciare la molla dalla parete , farla ruotare e farla indietreggiare verso la bocca .

Lo strumento rigido ha protetto l’esofago durante la fase di retrazione .

 

Ben diverso e’ stato il caso di un anziano signore che aveva ingerito un forchettone da barbecue Il forchettone si era infilato nell’esofago .

 

La situazione si era complicata perche’ le punte della forchetta si erano piantate nella base lingua.

Il paziente presentava una cifosi molto marcata e non era possibile fare scivolare verso il basso il corpo estraneo ed estrarlo dallo stomaco

Verso l’alto il forchettone non poteva essere retratto perche’ si era piantato profondamente sulla base lingua ipertrofica .

Non era possibile intubare il paziente perche il vestibolo laringeo era obliterato dalle punte della fochetta ed il paziente respirava attraverso l’aria che passava tra le stesse.

In respirazione spontanea ,in anestesia locale e con una leggera sedazione abbiamo inciso lateralmente il collo all’altezza della laringe , esponendo la parete laterale dell’esofago .

Aperto longitudinalmente il viscere si e’ estratto il forchettone.

L’esofago e’ stato riparato con punti riassorbibili per piani sovrapposti.

Il paziente e’ stato nutrito con un sondino naso gastrico per circa 7 gg e non ha avuto alcuna complicazione.