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LA CHIRURGIA DELL'ORECCHIO

La chirurgia dell'orecchio si è sviluppata negli ultimi decenni grazie all'uso del microscopio operatorio, successivamente le tecniche di diagnostica radiologica,
 tomografia assiale e risonanza magnetica hanno permesso una diagnostica puntuale e accurata. La tecnologia elettronica poi ha reso possibile quello che sembrava impossibile ( impianti cocleari ). Questa chirurgia è molto complessa e richiede sale operatorie molto attrezzate, ogni piccolo particolare è fondamentale per la buona riuscita del trattamento. L'accuratezza della valutazione pre-operatoria, la precisione dell'intervento chirurgico e la correttezza delle medicazioni post operatorie rappresentano un tutt'uno imprescindibile.
Questo schema di lavoro ed il rispetto meticoloso delle procedure ha consentito di ottenere risultati eccellenti, di guarire molti pazienti e di recuperare la capacità uditiva quando possibile.
Per quanto riguarda la funzione uditiva intesa come capacità di comunicare, attualmente è possibile ottenere dei risultati ottimi nella stra grande maggioranza dei casi. 

 

Patologie più diffuse:
  • colesteatoma
  • otosclerosi
  • otite cronica
Le infezioni dell'orecchio possono provocare gravi compromissioni della capacità uditiva, dell'equilibrio e della funzionalità del nervo facciale.
Infezioni all'orecchio

Le infezioni dell'orecchio possono complicarsi con la propagazione dei germi verso l'interno della cavità cranica creando meningiti o ascessi cerebrali.

La perforazione timpanica è il quadro più semplice che si incontra. Richiede un intervento riparativo semplice che si chiama miringoplastica

Qualora vi fosse un interessamento da parte dei germi patogeni dell'orecchio medio si riscontra un quadro definito di otite media acuta o cronica.

L'organismo cerca automaticamente di difendersi aumentando la secrezione auricolare che può divenire francamente purulenta.

Cosa è necessario fare?

E' necessario individuare i germi in causa ed effettuare un trattamento antibiotico a piene dosi e successivamente un intervento chirurgico. 

L'intervento proposto si chiama timpanoplastica e prevede anche l'apertura dell'osso mastoideo al fine di impedire che i germi possano rimanere nascosti all'interno delle cellette mastoidee.